Fare, fare bene, fare meglio

Come ho imparato ad appendere i quadri dritti

Quando sono andato a vivere da solo, tanti anni fa, non ero intimorito dalla vita solitaria, dal dover cucinare, o dal pulire casa.

La cosa che mi spaventava di più era la mia incapacità nello svolgere le più banali manutenzioni.

Negli anni, pur avendo affiancato mio padre in tanti piccoli lavoretti domestici, avevo acquisito le basi, e quindi sapevo cambiare una lampadina rotta, stringere un rubinetto che perdeva, o oliare un cardine cigolante. Ma se mio padre con un cacciavite in mano, avrebbe smontato, riparato, e rimontato qualunque elettrodomestico difettoso, io non ero neanche capaci di piantare un chiodino nel muro per appendere un quadro.

Mio padre si era costruito la casa da solo, ed io invece non ero mai andato oltre ai Lego Technics.

Ad un certo punto però non avevo grande scelta, e il porta asciugamani in bagno non si sarebbe installato da solo.

Quindi ho preso il trapano a percussione e ho spaccato le mattonelle nel tentativo di forare il muro per inserire un tassello e una vite.

Tra l’altro il tassello non era neanche forato dritto.

Sono passati quasi due decenni e adesso bene o male me la cavo a forare muri e sistemare le cose in casa, e c’è una cosa che ho imparato: